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#MILLEBOLLEBLU

di Elena Borghi

«Esiste una luce, sai, che, a un certo punto, da flebile fiammella diviene altro.
Che da scintilla intensa si trasforma in fuoco luminoso, avvampa in rogo benevolo capace di creare anziché no e dal suo bagliore nascono mattoni che ordinati si impilano ed è la fluorescenza a tenerli uniti, uno dietro l’altro e poi ancora, uno sopra l’altro, fino a essere faro che illumina la tenebra più nera.
Quella luce ora è protetta. Quella guida ora è mirata. Quel sentiero ora è nitido.
Pensiero, sentimento, sensazione e intuizione ora sono un tutto che fluisce all’unisono.»
«Lo dici a me?»
«Sì, dico a te, Mare. Che la bianca schiuma schianti vigorosa sulle mura di Faro e che quindi ben lo conosci, è risaputo. Ma io non parlavo di lui, Mare. Nello specifico ti descrivevo Consapevolezza, una parola così tonda eppure puntuta sul codino.
Una parola, Consapevolezza, con la quale convivo finalmente e che nutro e accudisco come un animaletto domestico desiderato, scelto e amato per esser parte della mia vita, indissolubilmente.»
«E figurati che il meglio deve ancora venire!»
«Vero. Lo so. Sarà proprio così. Perché il percorso dopo l’adozione di Consapevolezza è un’altra cosa sai? Io già ne ho sentore, fremo tutta a partire dalle vene.»
«E lo dici a me?»
«Sì, lo dico a te, Mare.
Che mi hai ascoltata tanto per dirmi che non sono sola.
Che mi hai presa a schiaffi col vento per dirmi che c’era qualcosa di più potente da scoprire.
Che mi hai baciata con languido calore per dirmi che sono amata.
Che mi hai avvolta nel tuo unguento per dirmi che il mio corpo è su questa Terra.
Che mi hai detto la verità, ogni volta senza sconti eppure con dolcezza, attendendo paziente che i miei tempi fossero maturi.»
«Mi fai venire il maremoto nel profondo degli abissi se mi dici così…»
«No, no, il maremoto contienilo per favore. Tramutalo in altro. Potresti sfogarlo durante quei tramonti dove sembra che l’acqua ti si accenda da dentro, come una di quelle insegne al neon di quei locali dove si pensa meglio col bicchiere in mano. Mi piace tanto quando hai quella luce lì. Non voglio il maremoto, non voglio essere la causa di niente.»
«Tutti siamo la causa di qualcosa anche quando non ce lo immaginiamo.»
«Hai sempre ragione Mare. Sarebbe un bel casino averti come fidanzato.»

elenaborghi.com