LA MEMORIA - Parte 2

MUSEO MORGAGNI - UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PADOVA

di Lina Vergara Huilcamán, Sonia Maria Luce Possentini

foto di Lina Vergara Huilcamán

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È una fredda mattina di fine gennaio quella che ci ha portato a Padova a visitare il Museo Morgagni. Siamo state accolte dal Dott. Alberto Zanatta che con grande passione ci ha aperto le vetrine del museo mostrandoci, ma soprattutto spiegandoci, i pezzi della collezione. I preparati teratologici, a cui diamo spazio qui, sono a volte oggetto di ribrezzo.  È considerato di gusto un po’ macabro guardare questi piccoli esseri umani sotto vetro e osservare le loro malformazioni, soprattutto se non si è un medico. Vedere con i propri occhi dei fratelli siamesi, o un anencefalo (privo della volta cranica e dell’encefalo), o un piede con sei dita, o un ciclope.  Ma questa è la natura. A volte amabile ai nostri occhi, altre strana, bizzarra e “mostruosa” se si vuole usare un termine popolare.

(Un mostro è – in senso molto ampio – un essere vivente reale o immaginario a cui sono attribuite una o più caratteristiche straordinarie, per le quali si discosta enormemente rispetto ad altri considerati nella norma, “ordinari”. Il termine mostro ha in genere una connotazione negativa. La parola stessa – dal latino monstrum, da monere – significa “portento”, “prodigio”, e può assumere sfumature ambivalenti.) (1)

Io ho sempre avuto curiosità per il corpo umano e, quando si ha la possibilità di osservarlo con una persona come il Dott. Zanatta che ne spiega le patologie, si apre un mondo infinito che ho potuto scorgere negli occhi di mia figlia che ci ha accompagnato nella visita.
Perché Mostro? Perché paura? Perché schifo?
È la natura. Una piccola possibilità che può toccare a ognuno di noi.
E lo si capisce guardando i volti di questi bambini che da dentro il vetro, sommersi nel liquido che li mantiene, hanno ancora tutta la fragilità e l’espressione di un qualsiasi bambino che teniamo fra le braccia ancora pulsante di vita. Credo che guardarli ci renda più umani. Più coscienti del nostro corpo e della nostra carne. Trovo affascinante la follia delle nostre cellule o del nostro patrimonio genetico. Come affascinante è la conoscenza, l’esperienza visiva di tutto ciò che concerne la nostra umanità. La sua straordinarietà, per citare la definizione sul mostro.
Osservare, comprendere, pensare e anche immaginare sono capacità che andrebbero alimentate e sviluppate in ognuno di noi, per limitare lo spazio dell’ignoto e quindi della paura e dell’intolleranza.
Una bella esperienza, quella del Museo Morgagni, che spero di vedere presto con le porte aperte al pubblico, anche perché, di fianco ai preparati teratologici dei siamesi, ad esempio, si può vedere il loro scheletro, o le ossa con le varie malformazioni provocate da varie malattie, la strage che provoca la sifilide in ogni dove o ammirare un capolavoro della tannizzazione di Brunetti (2): la suicida punita (3), un esempio di come la medicina possa diventare anche arte e significato, capolavoro che gli valse il premio dell’Esposizione Internazionale di Parigi nel 1867.

Il Museo Morgagni si trova nell’Istituto di Anatomia Patologica dell’Università degli Studi di Padova. Ha principalmente una funzione didattica ed è possibile visitarlo previo accordo con il responsabile. Nelle sale sono esposti oltre mille e cinquecento esemplari, suddivisi per patologia o per metodo conservativo: tannizzazione, cerificazione, mummificazione. Si possono osservare soggetti che presentano rare deformazioni dovute a diverse malattie: ciclopi, gemelli toraco-paghi, lebbrosi, individui affetti da argirosi. (4)
L’Università di Padova, fondata nel 1222, è uno degli atenei più antichi d’Europa. In virtù di questa lunga storia, la ricchezza delle sue Collezioni scientifiche e dei suoi Musei e la vastità del patrimonio di documenti e di libri conservato nelle sue Biblioteche antiche sono sorprendenti, anche se tutto ciò rimane ancora pressoché ignoto alla maggioranza dei cittadini. Per questo l’Ateneo patavino ha perseguito negli ultimi anni un’organica politica di valorizzazione di questo patrimonio, nella consapevolezza che esso non appartiene solo al nostro Ateneo ma all’intera umanità.
I Musei, le Collezioni scientifiche e le Biblioteche antiche di Ateneo sono ospitati nelle sedi dei Dipartimenti di appartenenza, ubicate in diverse zone della città.

Link di interesse
(1) it.wikipedia.org/wiki/Mostro
(2) musme.padova.it/collezioni-tannizzazione.aspx
(3) musme.padova.it/reperti-scheda.aspx?id=c3ccc658-f298-47d0-96bd-2a64a21c5422
(4) museo-morgagni.blogspot.it