Chissà se, poi
e come, semmai
gli animali
s’immaginano
la morte
coi loro occhi bui
dai loro brividi,
coi denti e le paure
gli sguardi penombrosi

(forse sono liberi
da quest’altro
impiccio, forse non
lo hanno, lo fiutano,
lo difendono)

forse una protezione
del cuore li distacca
li avviluppa domando
le domande?

Chissà che salti
in alto e tuffi in largo
che vertigini e altri
colori e immaginazioni
chissà che acrobatici
sogni bianchi neri, rossi