19_NERO
Lavoro in call-center.
Ho 23 anni.
Sono dell’ariete.
Vivo sola.
Sola con Nero.
Nero è il mio cane.
Un labrador.
L’ho chiamato così per via del Corsaro Nero.
E perché è tutto nero.
Nero è il mio amore.
Al lavoro oggi sono distratta.
Ieri Nero non ha mangiato nulla.
C’è qualcosa che non va.
Tra noi.
Intanto al telefono una vecchia mi chiede
di aiutarla a vedere la Rai.
Dice che con il digitale la Rai è scomparsa.
Le rispondo che tanto non si perde nulla.
E attacco.
Chiedo un permesso.
Esco due ore prima.
Vado da lui.
Corro da Nero.
Quando salgo le scale lui è già lì che raschia la porta.
Oramai è tutta solcata.
Ma non importa.
Lo amo.
Quando entro mi salta addosso.
Mi bacia e mi stringe.
Mi dimostra quanto sono importante per lui.
Indispensabile.
Lui è mio.
E io sono sua.
Per sempre.
Fino alla fine.
Quando c’è vento Nero si agita.
Devo masturbarlo per calmarlo.
È così da quando era un cucciolo.
Per questo dopo un po’ ho pensato di versarmi
della birra sulla figa.
E lasciare che Nero la leccasse via.
Come lecca via la mia vita mediocre.
Con la lingua porta via il mio anonimato.
Con la lingua mi rende unica.
Ogni tanto gli permetto anche di penetrarmi.
Ma non spesso.
Mi sembra ancora una cosa strana.
Non vorrei rovinare il nostro rapporto.
Oggi non c’è vento.
Racconto tratto da:
COME UN PICCOLO OLOCAUSTO
di AkaB
brossura con ali, 160 pagine, 165x230 mm
#logosedizioni
ISBN: 9788857604473