COSÌ È LA VITA

J: Okay, mi dis… sì mi dispiace, è che sono state delle settimane un po’ dure, Murray. Sì, intendo da quando ho ucciso quei tre di Wall Street.
M: Okay, stiamo aspettando la battuta.
J: Non c’è la battuta. Non sto scherzando.
PUBBLICO: Fatelo andare via!
M: Sei serio? Stai dicendo che hai ucciso tu quei tre ragazzi nella metro?
J: M–hm.
M: E perché ti dovremmo credere?
J: Perché non ho più niente da perdere. Niente mi può più ferire. La mia vita è solamente una commedia.
M: Fammi capire bene, tu pensi che uccidere degli uomini sia divertente?
J: Certo. E ne ho abbastanza di fingere che non lo sia. La comicità è soggettiva, Murray. Non si dice così? Tutti voi, il sistema che sa tutto e ci comanda, voi decidete che cosa è giusto o sbagliato allo stesso modo in cui decidete cosa fa ridere oppure no.
PUBBLICO: Mandatelo via!
M: Ah okay, credo che potrei… potrei capire se tu volessi dar vita a un movimento per diventare un simbolo…
J: Andiamo Murray, ti sembro il tipo di clown che crea un movimento? Ho ucciso quegli uomini perché erano orrendi. Tutti, in effetti, sono orrendi oggigiorno. Abbastanza da fare impazzire chiunque.
M: Okay, quindi saresti pazzo. È questa la tua difesa per aver ucciso tre uomini?
J: No. Quelli neanche morti avrebbero azzeccato una nota. Oh ma perché tutti si disperano così per quei tizi? Se fossi stato io a morire sul marciapiede mi avreste camminato sopra! Io vi passo accanto ogni giorno e non mi notate. Invece quei tre solo perché Thomas Wayne è andato a piangere per loro in TV…
M: Hai un problema con Thomas Wayne quindi?
J: Sì, esatto, ce l’ho. Ti sei accorto di com’è diventato là fuori, Murray? Ti capita mai di uscire dallo studio? Sono tutti lì a strepitare, a urlare l’uno contro l’altro. Non c’è più nessuno educato! Nessuno più prova a mettersi nei panni dell’altro. Credi che uomini come Thomas Wayne si chiedano cosa vuol dire essere uno come me? Essere una persona diversa da loro. Non lo fanno. Sono convinti che ce ne staremo lì seduti in silenzio come bravi bambini! Che non ci trasformeremo in lupi mannari!
M: Hai finito? Come mai tanta autocommiserazione? Stai cercando delle scuse per aver ucciso quei tre uomini? Non necessariamente sono tutti così orrendi oggigiorno.
J: Tu sei orrendo, Murray.
M: Io? Orrendo? In che modo sarei stato orrendo?
J: Mandando il mio video, invitandomi al tuo show. Volevi solamente prenderti gioco di me. Sei come tutti gli altri.
M: Tu non sai un bel niente di me, amico. Guarda a cos’ha portato quello che hai fatto, cosa ha causato. Ci sono delle sommosse là fuori, due poliziotti sono in condizioni critiche. (Joker ride) E tu ridi… tu ridi. Qualcuno è stato ucciso oggi a causa di quello che tu hai fatto.
J: Lo so. Che ne dici di un’altra barzelletta?
M: No, ne ho abbastanza delle tue barzellette.
J: Cosa ottieni…
M: Ho detto di no. Abbiamo finito con le tue barzellette.
J: … se metti insieme un malato di mente solitario con una società che lo abbandona e poi lo tratta come immondizia!
M: Chiama la polizia, Gene!
J: Te lo dico io cosa ottieni.
M: Chiama la polizia!.
J: Ottieni quel cazzo che ti meriti.
(Joker spara a Murray, si alza, spara di nuovo, avanza verso la telecamera e parla al pubblico)
J: Buona notte, e ricordatevi sempre: That’s Life!