Sei nata il quinto giorno di gennaio

di Sonia Secchi

Sei nata il quinto giorno di gennaio
nel freddo che mai riuscivo ad abbracciare -
mi abbracciavi tu
pesce violaceo delle mie acque misteriose
profonde
di carne
di talco.

Silenzio.

Non ricordo le tue urla
scendevo in picchiata da un cielo senza nuvole
aperta
come spiaggia bianca
deserta.

Non ricordo il tuo pianto
ma i tuoi occhi  
sì -
fuori
già ti appartengono e in nessun modo si raccontano.

Una goccia rossa sul labbro

Sonia Secchi

LO SCAFFALE DELLA POESIA ALLA LIBRERIA BOOKOWSKI DI GENOVA

di Francesca Del Moro

Bookowski è una libreria indipendente, un luogo di aggregazione e un punto di raccolta di libri usati, piccola editoria, vinili e autoproduzioni. Ospita reading, concertini intimi, discussioni su temi d’attualità, workshop e corsi. Questa micro/macro realtà si dispiega in 50 mq affacciati su Piazza Valoria, nel centro storico di Genova, a pochi passi dalla cattedrale. Qui è possibile trovare libri di poesia pubblicati da piccoli e grandi editori, edizioni rare e volumi di seconda mano, spesso arricchiti da un pezzetto della storia di qualche precedente possessore che tra le pagine ha dimenticato o volutamente lasciato una lettera, una foto o qualche altro ricordo-frammento a segnare il proprio passaggio. L’attività di Bookowski è resa possibile dalla rete locale che si è creata nel tempo: soprattutto grazie al passaparola, donazioni e vendite rifocillano periodicamente gli scaffali della libreria, che si rinnovano di continuo grazie al contributo di chi ha voglia di  far circolare i libri, donando loro una seconda, terza o ennesima vita. Per questo numero di ILLUSTRATI Bookowski consiglia e commenta per noi Contrabbando di upupe di Ewa Chrusciel (originale inglese con traduzione italiana di Anna Aresi), e Come farfalla, di Simone Savogin.

Libreria Bookowski, Vico Valoria 40 R - Genova - Tel 010 4550673
bookowski.it - info@bookowski.it - facebook.com/bookowskigenova

Contrabbando di upupe

di Ewa Chrusciel

Mia valle di privazioni, mia Cloude of Unknowyng,
prega per me, Upupa epops.
Riconvertimi alla meraviglia.
Curami il cuore dal desiderio morboso di tornare a casa.

Ewa Chrusciel, poetessa e traduttrice polacca che attualmente vive e lavora nel New Hampshire, esplora il tema del contrabbando e delle migrazioni con abile ironia; il libro è un componimento in ‘pezzi’ poetici ma mantiene l’interezza e la linearità di un testo narrativo. Il suo intento è forse quello di evocare il viaggio della vita e lo fa raccontando aneddoti salienti tratti dalle memorie dei contrabbandieri. I giochi linguistici scaturiti dalla traduzione dal polacco, lingua madre di Ewa, in inglese e in italiano risultano in un utilizzo originale e personalissimo della parola scritta. Questo contribuisce ad avvicinare il lettore al tema del confine e del meticciato linguistico e culturale, alla sua legittimità e all’esperienza del suo attraversamento come arricchimento o minaccia alla propria identità. L’upupa è un animale simbolico portatore sia di pace sia di scompiglio e ci aiuta a riflettere sui cambiamenti e la messa in discussione delle certezze, aprendoci al nuovo e all’Altro da sé.

Contrabbando di upupe, Ewa Chrusciel, Ensemble edizioni 2014

Come farfalla

di Simone Savogin

Non resta che vivere battiti d’anime
fuori dagli schemi imposti
e cercare d’imparare sempre
modi migliori per dire
grazie.

“Il battito d’ali di una farfalla può provocare un uragano dall’altra parte del mondo.” Se è vero che le più piccole azioni possono contribuire a determinare grandi cambiamenti, la vita umana si snoda tra due poli speculari come ali di una farfalla, dove il ‘dare’ e il ‘ricevere’ sono interconnessi e simbiotici. Tutta la poesia di Savogin sembra dirci questo, consigliarci di interrompere l’azione e la ricerca, perché “siamo onde che si formano in risonanza con ciò che ci muove dal silenzio e ci permette di vibrare”. Come farfalle le nostre esistenze sono allora un volteggio nell’aria, dove un battito d’ali è capace di innescare un’infinita serie di vibrazioni, generando una bellezza che è tangibile e raggiungibile sempre, solo a patto di non dimenticare mai “l’accogliere, l’accettare, l’imparare, piuttosto che il chiudere, il definire e il credersi”. Lasciarsi fluire “come farfalla” è il piccolo grande consiglio di vita di questa raccolta, in cui le parole si fanno eco a vicenda a suon di assonanze e allitterazioni, in un linguaggio che si propaga anch’esso da una pagina all’altra.

Come farfalla, Simone Savogin, Edizioni Mille Gru 2018