mirabiliosi

Roberta e Alessandro

di Michele Orvieti

Foto © Lina Vergara Huilcamán

Foto © Lina Vergara Huilcamán

Roberta Di Flaviano e Alessandro Catena sono entrati per la prima volta a Mirabilia nel gennaio del 2018. Ci siamo subito accorti che i loro occhi brillavano di una luce particolare: questa è la loro storia intrecciata con la nostra.
Roberta – Sono nata a Castelnuovo in Abruzzo. Sono arrivata qui per l’università più di 10 anni fa. Dopo la laurea ho cercato un lavoro nel settore dell’istruzione e della prima infanzia, e attualmente lavoro in un asilo nido presso il Villaggio del Fanciullo di Bologna.
La mia passione per gli albi illustrati e i graphic novel è nata circa 5 anni fa proprio grazie al mio lavoro con i bimbi.
Quando spulcio i libri illustrati lo faccio spesso per lavoro, per trovare materiale per i miei laboratori. Ma anche per passione: ho una casa piena di libri, adoro osservarli, maneggiarli, acquistarli!
Circa un anno fa avevo letto su un quotidiano un articolo che annunciava la nascita di Mirabilia (e già il nome mi aveva colpita!). Quindi aspettavo l’apertura con emozione.
Sono entrata in libreria verso gennaio insieme a una mia amica e ci siamo subito emozionate moltissimo: Mirabilia è un luogo che nutre in tutti i sensi. Adoro il fatto che sia un posto polivalente che ospita anche mostre ed eventi e trovo estremamente stimolante l’idea di poter incontrare gli autori personalmente. Inoltre è stata una sorpresa scoprire che è una libreria di #logosedizioni, una delle mie case editrici preferite!
Alessandro – Io vengo da Aprilia in provincia di Latina. Sono il compagno di Roberta.
Sono appassionato di fumetti fin da piccolo; dalla lettura dei fumetti sono passato a disegnare quasi per gioco. Questo gioco è diventato nel corso degli anni un vero e proprio lavoro. Adesso sono un ritrattista e collezionista di libri illustrati.
È stata proprio Roberta a portarmi a Mirabilia. Un giorno mi ha inviato una foto di un vostro libro ‘mirabilioso’ dedicato a scheletri e teschi e ho subito pensato: “questa potrebbe diventare la mia seconda casa!”.
R – I libri che scelgo per i laboratori con i bambini devono colpirmi prima di tutto personalmente. Scelgo prevalentemente libri illustrati, con o senza testo.
Come primo approccio cerco di giocare con gli elementi esterni del libro, con la copertina e i suoi colori, con il titolo e il formato. Quindi inizio a leggere la storia senza interrompermi: appena mi fermo ci mettiamo ad approfondire alcune parti, rispondo alle domande dei bimbi, ne rileggiamo dei pezzi, domando loro che emozioni hanno provato guardando i disegni. La cosa migliore è lavorare con un gruppo di 7-8 bambini non troppo piccoli e chiedere proprio a loro di raccontare la storia dopo aver sfogliato il libro assieme.
Tra i libri trovati a Mirabilia ho lavorato molto piacevolmente con Seguimi! di Roger Olmos: le storie un po’ folli sono apprezzatissime dai bambini!
A – Per i miei ritratti sono sempre alla ricerca di immagini particolari, inconsuete, da cui partire: per esempio, da un vostro libro che mi è stato regalato, Steve Schapiro. Taxi Driver (Taschen), ho ripreso una fotografia di Robert De Niro davvero poco nota. Dopo aver scelto la foto solitamente lavoro in bianco e nero, a volte evidenziando a colori soltanto un particolare del volto per attirare l’attenzione di chi guarda.
Mi promuovo esclusivamente tramite i social network, che permettono di trovare facilmente clienti, anche fuori dall’Italia.
Purtroppo nella mia città si parla molto poco di arte: i social mi servono proprio a uscire dal tessuto della provincia.
Aprilia è una città un po’ povera culturalmente: non offre molte possibilità a giovani artisti come me. Per esempio, non ci sono gallerie o librerie/gallerie come Mirabilia; c’è però una fumetteria, che è stata per me, collezionista fanatico per gran parte della mia vita, un punto di riferimento imprescindibile!
Inoltre, la mia città è molto discriminatoria nei confronti di chi è tatuato in maniera evidente come me: in certi negozi non vedono affatto di buon occhio i clienti tatuati!
Nonostante tutto questo, non ho mai pensato di trasferirmi in una grande città, come Roma, dove ho vissuto per un certo periodo: è troppo grande, troppo caotica... non rinuncerei mai alla tranquillità di una città come Aprilia!
Io disegno da una vita e credo di avere un mio stile riconoscibile, una sorta di stile semi-realistico. Inoltre per 6-7 anni ho lavorato in uno studio di tatuatori, dove esponevo anche le mie prime opere (a quel tempo erano solo fumetti) e spesso i clienti erano interessati e acquistavano.
R – Mi attrae moltissimo ciò che c’è ‘oltre’ l’immagine, e questo ‘oltre’ l’ho scoperto proprio grazie ad Alessandro. Una sorta di piacere nello sfogliare testi che lambiscono l’onirico e che mi permettono di riflettere su me stessa: è una vera e propria terapia! Infatti ho nella mia libreria dei particolari testi che uso come medicine per ‘curare’ determinati stati psicologici: mi basta toccarli, guardarne la copertina, aprirli, sfogliarli, soffermarmi su alcuni particolari. A Mirabilia ho trovato molti libri terapeutici!
A – I libri più perturbanti di Mirabilia mi hanno da subito attirato perché provo una fascinazione fortissima nei confronti di teschi, scheletri, mostri, di tutto ciò che è spaventoso... probabilmente perché sono sempre stato un appassionato di film horror!
Luoghi ‘mirabiliosi’
Alessandro – Dalle mie parti c’è una vecchia fabbrica che si occupava di distribuzione bibite. Adesso è abbandonata, ma quando ero piccolo mio padre, che era un camionista, mi ci portava in camion durante il lavoro. Ed è rimasto un luogo impresso nella mia memoria: passare lì accanto mi trasporta indietro nel tempo e vederlo abbandonato mi colpisce moltissimo.
Roberta – Il mio luogo ‘mirabilioso’ è legato a Roseto degli Abruzzi, dove ho frequentato il liceo. Per un intero anno scolastico ci trasferirono in un convento: solo una parte di questo convento era adibita a scuola, il resto non era visitabile. Tutto il luogo era per me misterioso e segreto: ogni tanto si intravedevano le suore, ma erano talmente evanescenti da non essere quasi reali... forse non esistevano affatto!

MIRABILIA via de' Carbonesi 3/e Bologna centro
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