io so solo che preferisco credere. è meno difficile. che mettere in discussione ciò che è evidente. e per me più logico. anche se in conflitto con ciò che mi hanno insegnato. o che mi è stato detto di credere.
quando credo sono me stessa con me stessa. quando non credo sono me stessa contro me stessa. dunque credo.
i cerchi di luce. e altre cose. li percepisco da sempre. all’inizio ero troppo piccola e silenziosa per chiedere. accettavo tutto come normale e continuavo la mia perlustrazione non senza fascinazione e stupore. poi sono venute le domande. non mie. quelle degli altri. e ho tentato di adeguarmi credendo di soffrire di allucinazioni o di un qualche disturbo visivo. ma non ho mai avuto fede nella medicina e soprattutto in chi mi propone della chimica. e sono tornata ai miei esordi. a quell’epoca felice in cui perlustravo senza farmi troppi problemi.
vedo. ancora. non ho mai smesso. e credo. ma senza alcuna fretta di trovare delle risposte. quelle arrivano sempre. da sole. a tempo debito.
talvolta mi capita di conoscere altre persone che credono. anche molto più di me. ma ho come l’impressione che parlino molto. troppo. e che tolgano ogni magia e meraviglia alla cosa. e taccio. talvolta invece trovo chi non crede affatto. e taccio.
perché dovrei discutere di cose naturali come il cielo il sole la luna e i cerchi di luce?
io li vedo. i cerchi di luce. intorno a me. intorno alle persone che incontro. intorno agli oggetti. li sento. e talvolta quando ho il tempo e il modo e il sole per concentrarmi li chiamo. tutti. dentro me. li faccio convergere nel mio addome. appena sotto l’ombelico. ditemi voi a che chakra corrisponde. e ne raccolgo il calore che mi penetra fino alla parte più profonda di me stessa. e si trasforma.
questa è l’unica inquietudine che ho. talvolta. cercare quel calore. quella luce. quella concentrazione. in silenzio. e da sola.
Lina Vergara Huilcamán