Fotografia © Simona De Pascalis, per Nautilus
La diagnoscopia, sviluppata nel 1925 dal medico ucraino Zachar Bissky, si proponeva come una sorta di evoluta “frenologia elettrica”, in grado di determinare le facoltà intellettuali e morali di una persona grazie alla stimolazione elettrica di circa 50 aree del cervello. Nonostante lo scetticismo della comunità scientifica, la nuova metodologia di analisi fu accolta con entusiasmo in alcuni ambienti: introdotta come sistema di selezione dal servizio postale svizzero e da molte industrie tedesche, arrivò perfino a essere raccomandata come test di compatibilità prematrimoniale.