Una goccia di sangue si è manifestata in successione a un dolore acuto,
un angolino di sofferenza circoscritta.
Ho messo l’angelo di schiena e ho notato che dall’ala usciva un fil di ferro aguzzo.
Mai fidarsi dei senza sesso.
Mi sono messa il dito in bocca, ritornando brevemente piccola e vampira.
L’albero mi guardava cucendo la notte coi suoi aghi di pino,
mentre il sapore del ferro faceva l’appello alle papille.
Il mio viso dai contorni sciolti guardava la mia faccia
che si specchiava in una sfera dorata,
il lusso della ghirlanda scintillava nella stanza
e Gesù non c’è ancora nel presepe.
Babbo Natale è al suo ultimo viaggio,
la bambina bionda gli ha accordato ancora un anno di fiducia.
L’euforia si alimenta di storie incredibili, come l’amore di misteri.
Resiste il Natale per i figli, l’unità della famiglia massacrata dalla crisi,
dal cattivo esempio, dalla televisione.
Dai luoghi comuni, come la ricerca della felicità,
dell’andar d’accordo senza più moventi, senz’allegria.
Plin
Una campanella dal batacchio a forma di freccia mi ha rintoccato il cuore
e ora ti penso e vorrei aver avuto il tuo, di dito in bocca.
Così va il mondo, all’incontrario delle nostre intenzioni.