Dedicato ai nostri nonni e alla fascinazione che ognuno di noi ha provato nell’ascoltarli
Ascoltare il passato, ricordare, condividere… per non dimenticare e affrontare meglio il futuro. Uno spazio dedicato ai ricordi, a tutte quelle immagini e storie del nostro passato che hanno fatto parte delle nostre vite che ricordiamo oppure sono nascoste da qualche parte nella nostra memoria, o forse in quella dei nostri padri e delle nostre madri. La nostra storia, le nostre origini… ma anche la fotografia di quello che diventeremo. L’idea della memoria nasce da notti insonni trascorse con Sonia a parlare di amore e ricordi, a guardare vecchie fotografie, a discutere dei mali delle nostre carni, con la precisa intenzione di creare una base per il nostro futuro.
Lina Vergara Huilcamán
“Anche se domani finisse il mondo, pianterei oggi ancora un melo. “
Tempo fa in un’intervista mi chiesero un aggettivo per presentarmi e, senza ombra di dubbio, con penna e pancia scrissi: “ Sono una Partigiana, nel bene e nel male”. Oggi, lo riscriverei. La parola stessa “Partigiana” evoca una scelta forte e radicale. Una scelta che non toglie dolcezza al mio fare, ma ne impregna il senso e mi muove in direzioni da difendere. Personalmente e oggi più che mai, chiamo a me la Memoria, un sentimento di origine verso le cose, una memoria personale che si mescola alla memoria collettiva. E lo faccio evocando attraverso le pagine di Illustrati un ricordo, un vissuto personale o collettivo perché all’origine di tutto questo c’è, da sempre, la ricerca di qualcosa di perduto e d’irrinunciabile. Qualcosa che ha bisogno di essere guardato. Guardato ancora. Saranno pagine di un ricordo per chiamarne altri. Saranno tragitti che seguiranno percorsi di volta in volta indagati. Sentieri, che chiameranno immagini e percezioni. Ricordi che, attraverso la memoria, produrranno effetti. Geografie sentimentali verso un viaggio nei luoghi della polvere. Parlare e scrivere di Memoria è importante per la nostra esistenza perché senza non esisteremmo. Perché è attraverso di essa, che costruiamo il senso del nostro rapporto con i luoghi, le cose, le persone. Rapporto indispensabile per ristabilire un nuovo contatto con ciò che siamo e ciò che siamo stati, calpestando l’oblio dominante attraverso la conoscenza e fare in modo che la Memoria, nostra e collettiva, diventi un sentire comune, un’armonia, non nostalgica o sentimentale. Ma un sentirsi parte del Tutto.
Sonia Maria Luce Possentini