Per noi di Sea Shepherd è molto importante partire dalla comunicazione e dall’educazione, perché per fermare la distruzione della biodiversità, per evitare che il mare muoia e noi con lui, le persone devono sapere, e le persone del futuro, il nostro futuro, sono i bambini e i giovani. Per questo abbiamo uno speciale programma per le scuole di tutti i livelli, a partire dalla materna, dove facciamo attività di informazione sul danno provocato dalla plastica e su quello che ognuno di noi, bambini inclusi, può fare a partire dalle abitudini quotidiane, usando ad esempio la borraccia e boicottando la plastica monouso, ma anche spiegando che la protezione del mare inizia da casa e da quello che si sceglie di mangiare.
La scelta di mangiare pesce, di non mangiarlo o di quale pesce mangiare può avere un grande impatto sulla natura. È necessario avere coscienza di ciò che si mangia e conoscere i metodi di pesca legali e non. Ad esempio: che impatto può avere la scelta alimentare di una nazione come la Cina di mangiare la zuppa di pinne di squalo? Cento milioni di squali uccisi ogni anno! La scelta di mangiare una semplice zuppa può determinare la scomparsa degli squali dal nostro futuro, un futuro che non sarà nostro, ma dei bambini.
Anche in Italia abbiamo delle specie da proteggere o di cui è vietata la pesca. I bianchetti, la cui pesca è assolutamente vietata, sono gli embrioni delle sardine che, pescati con reti finissime, non potranno mai crescere né riprodursi. Un etto di bianchetti sarebbe potuto diventare centinaia di chili di sardine adulte, che avrebbero fornito molto cibo per altri pesci predatori, come il pesce spada o il tonno, oltre che per gli umani. Pescare e/o mangiare i bianchetti significa contribuire alla distruzione della catena alimentare. La pesca prima della riproduzione si chiama overfishing, che significa pescare più esemplari di quelli che si riproducono in natura, e porta all’estinzione delle specie.
Succede anche con l’anguilla, un animale incredibile che viaggia fino al Mar dei Sargassi, tra le Antille e le Azzorre, per riprodursi e poi torna nel Mediterraneo, arrivando fino in Italia dove risale i fiumi con i suoi piccoli appena nati, le cieche, chiamati così proprio perché ancora non vedono. Le anguille sono una specie protetta perché vicina all’estinzione, ma proprio per la loro rarità hanno un alto valore di mercato che attrae la criminalità. Per cucinare venti piatti di spaghetti si eliminano tremila cieche, future anguille che avrebbero potuto continuare a vivere e riprodursi.
Se guardiamo il pianeta Terra dallo spazio, vediamo che è il pianeta Mare, perché per sette decimi è blu. La maggior parte del nostro pianeta è ricoperta dalle acque degli oceani, e se ci fermassimo ad analizzare la vita sul nostro pianeta e a capirne il funzionamento non tarderemmo a comprendere che chi ci permette di vivere sono le altre specie. Vegetali, animali e microorganismi insieme sono fondamentali alla nostra sopravvivenza.
Nelle scuole raccontiamo ai bambini l’importanza delle balene e della loro cacca, dei vermi, delle api... e non hanno nessuna difficoltà a capire l’interdipendenza. Noi dipendiamo dagli altri esseri viventi, ma gli altri esseri viventi non hanno bisogno di noi per vivere. Se non capiamo subito, e fin da piccoli, quanto è importante preservare il mare e le altre specie animali e vegetali, quanto è fondamentale la biodiversità, ben presto saremo estinti anche noi.
Per avere maggiori informazioni scrivere a progettoscuole@seashepherd.it