AMORE DI MADRE

di Riccardo Giacomini

Nel 1630 scoppiò in Olanda la tulipomania, una bolla speculativa sui prezzi dei bulbi dei tulipani, forse la prima documentata nella storia del capitalismo. All’apice della tulipomania un’intera villa venne barattata per il controvalore di un solo, rarissimo bulbo. Scoppiò la peste, e il prezzo dei tulipani crollò. Mercanti ricchissimi si trovarono rovinati dalla mattina alla sera.

AMORE DI MADRE

Molti di voi mi chiamano Madre; altri, come tutti i figli, mi si rivoltano contro.
E forse è giusto così.
Feci sbocciare solo dodici di quei fiori in tutto il mondo, le cui qualità di bellezza e rarità dipendevano dal fatto di essere malati. Avevano i petali bianchi screziati di rosso a causa di un virus.
Lo stesso virus che li avrebbe destinati a un’estinzione certa nell’arco di qualche anno. Per questo gli uomini ne furono attratti.
Per uno di quei dodici fiori c’erano persone disposte a barattare il lavoro di una vita, la propria casa, la propria sicurezza. Gli uomini stavano impazzendo, così feci ammalare anche loro. La gente iniziò a morire. Farne morire alcuni li riporta sempre con i piedi per terra. Nessuno avrebbe più speso ricchezze enormi solo per vedere dei fiori sbocciare.
La ragione per cui, dopo tutto, amo gli esseri umani è che, da quando esistono, impazziscono periodicamente per cose inutili come l’oro, i diamanti... i fiori. Ne riconoscono la bellezza e la preziosità solo in virtù della loro rarità.
Il fatto che diano tanta importanza a qualcosa di così futile e sciocco come la rarità o la bellezza mi fa pensare che in fondo siano ingenui, e che non possano essere cattivi.
Sono gli stessi uomini che giorno dopo giorno distruggono foreste che trasformano gratuitamente
i gas velenosi in aria respirabile. Gli stessi che uccidono piante che permettono loro di sopravvivere sulla terra. Ma sono anche gli stessi disposti a perdere tutto per la rarità di un fiore. Sono curiosa di vederli, quando rimarrà un solo albero. Di vederli finalmente riconoscerne la bellezza e la preziosità, in virtù della sua rarità. Ci penseranno da soli, poi, a tornare con i piedi per terra.