Un santuario di animali liberi è un luogo che ospita animali da reddito: cavalli, asini, mucche, maiali, capre, pecore, galline, anatre, ecc., gestito da un ente no profit e che quindi non lo fa a scopo commerciale, ma per convinzione personale e desiderio di un mondo migliore.
Il santuario si preoccupa di rispettare le esigenze di ognuno degli animali che ospita, tenendoli per quanto possibile liberi, sani e nutriti, dando loro la miglior vita possibile fino al giorno della loro morte naturale.
Il santuario è anche un luogo aperto al pubblico e che ha il compito di divulgare le storie degli animali ospitati, che sono considerati ambasciatori della loro specie e portavoce dei fratelli e sorelle meno fortunati, affinché i visitatori acquistino consapevolezza delle loro scelte di vita.
I Santuari di Animali Liberi in Italia devono attenersi a una carta di valori qui per voi semplificata*.
Art. 1 – I gestori del santuario devono mettere in pratica una scelta di vita nonviolenta, antispecista e vegan. Chiunque altro è ovviamente libero di partecipare come volontario.
Art. 2 – Tutte le strutture devono assicurare la più alta qualità di vita ai soggetti ospitati, garantendo le loro esigenze specie-specifiche: ampi spazi e buon cibo a disposizione, cercando dove possibile di fare convivere le diverse specie.
Art. 3 – Gli animali non devono essere acquistati in nessun caso, ma provenire da sequestri, chiusura di allevamenti, ritrovamenti ecc.
Art. 4 – Gli animali non si devono riprodurre e i maschi devono essere castrati o, quando non è possibile, essere divisi dalle femmine. I santuari hanno come obiettivo quello di non esistere più nel futuro, e che tutti gli animali, compreso l’uomo, possano ritrovare il loro posto nella natura.
Art. 5 – Ogni animale ospite deve essere libero di disporre del suo tempo liberamente senza dover lavorare per l’uomo.
Art. 6 – I santuari devono essere aperti al pubblico per contribuire alla divulgazione e sensibilizzazione sulle condizioni degli animali da reddito e quindi educare i visitatori.
Art. 7 – I santuari sono luoghi di nonviolenza dove non sono ammesse discriminazioni di specie, genere, orientamento sessuale, colore, etnia, ecc.
Art. 8 – I santuari devono operare scelte etiche in ogni ambito, compresa la scelta di partner e fornitori, e attingere il più possibile al circuito dell’economia solidale.
Art. 9 – La Rete adotta una comunicazione nonviolenta e le decisioni devono essere prese collettivamente.