Non saprei dire esattamente

di Claudia Zironi

Non saprei dire esattamente
cosa manca ancora, forse
il tuo essere corallo
vivido e in estinzione, il mio
sedimentarmi in te, renderti opaco
roccia anelastica, prossima
alla disgregazione, paziente calcare, rifugio
di perfetti animali elementari.
Ci veglieranno insieme, nelle notti
già stellate e silenziose, dai calanchi
del nostro nuovo mondo
in formazione – in absentia.

Claudia Zironi

LO SCAFFALE DELLA POESIA ALLA LIBRERIA IL CAVALLINO DI VOGHERA

di Francesca Del Moro

La libreria “Il Cavallino” è nata più di tre anni fa a Voghera, cittadina nel cuore dell’Oltrepò Pavese, come luogo di incontro/scontro tra libri usati e fuori catalogo spesso introvabili. È la libraia stessa, Marina Regno, a parlare di incontro/scontro, perché considera i suoi libri come creature vitali, che si amano e si odiano cercando di rubarsi lo spazio a vicenda, sgomitando per mettersi in mostra. Questa libreria è una gioia per tutti i lettori che amano il profumo dei volumi antichi, che non hanno paura delle macchie sulla vecchia carta e non vedono l’ora di soffermarsi sulle note scritte a mano tra le pagine, che a volte aggiungono poesia alla poesia, come è accaduto a una copia del libro di Pavese, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi. La speranza di Marina è che le sue piccole stanze possano, almeno in parte, contrastare la pigrizia di chi acquista on-line, senza toccare, guardare, annusare il vissuto dei libri amati, letti o solo sfogliati da altri. Nella libreria Il Cavallino, lo scaffale dedicato alla poesia è particolarmente fornito: si spazia dai classici ai poeti di nuova generazione, dalle grandi case editrici a piccoli editori indipendenti, senza trascurare le plaquette a tiratura limitata e altri gioielli di difficile reperimento. Per questo numero di ILLUSTRATI, Marina ha scelto di consigliare e commentare le Opere di John Keats e Legame di sangue di Alberto Bevilacqua.

Libreria Il Cavallino, Via Don Minzoni 39, Voghera - Tel: 0383 191 7970
facebook.com/pg/Libreria-IL-Cavallino

OPERE

di John Keats

Il grillo dei campi e il grillo del focolare
D’inverno, in una sera solitaria,
quando il silenzio è opera del gelo,
strepe fuor della stufa il suon del grillo del focolare…

È quasi superfluo dire qualcosa di John Keats, poeta inglese dalla vita breve e travagliata, ma vale sempre la pena ricordare che è considerato il maggiore esponente del secondo Romanticismo. Nato a Londra nel 1795 da umile famiglia, si scoprì ben presto portato per le lettere e in particolare per la poesia. Tra i suoi lavori, citiamo le Odi, i poemetti narrativi La vigilia di Sant’Agnese, Lamia e Isabella o il vaso di basilico e il poema incompiuto La caduta di Iperione. Un sogno. Morto a soli 26 anni di tubercolosi, riposa nel Cimitero acattolico di Roma.
Il suo epitaffio (da lui stesso dettato) recita: “Qui giace uno il cui nome fu scritto sull’acqua”.

OPERE, John Keats, Meridiani Mondadori 2019

LEGAME DI SANGUE

di Alberto Bevilacqua

V. La casa di Borges
le tigri e il loro oro,
le tigri dal pelo cangiante
dei giuncheti del Paraná…

Da taluni considerato troppo commerciale, Alberto Bevilacqua è autore sia di romanzi sia di poesie interessanti, come questa, di cui riportiamo tre versi. In quest’ode dedicata a Borges, Bevilacqua ricorda l’amore che il grande poeta argentino nutriva per le tigri, riportandoci così, per associazione, anche alla clessidra e agli specchi in cui la nostra Eternità e la nostra continua Genesi si frantumano per ricomporsi, cangiando immagini e parole oppure lasciandole lì, statiche eppure vive, come fiamma, fuoco a riscaldare il silenzio ghiacciato dell’Universo.

LEGAME DI SANGUE, Alberto Bevilacqua, Mondadori Poesia 2003