IL CIELO

di Renato Zero

Quante volte
ho guardato al cielo?
Ma il mio destino è cieco e non lo sa.
E non c’è pietà
per chi non prega e si convincerà
che non è solo una macchia scura
il cielo.
Quante volte
avrei preso il volo
ma le ali
le ha bruciate già
la mia vanità
e la presenza di chi è andato già
rubandomi la libertà,
il cielo.
Quanti amori
conquistano il cielo,
perle d’oro nell’immensità.
Qualcuna cadrà,
qualcuna invece il tempo vincerà
finché avrà abbastanza stelle
il cielo.
Quanta violenza
sotto questo cielo,
un altro figlio nasce e non lo vuoi.
Gli spermatozoi, l’unica forza,
tutto ciò che hai
ma che uomo sei
se non hai
il cielo.
Il cielo!
Il cielo!
Il cielo!

Ma che uomo sei
se non riprendi un barattolo di vernice insieme a me
e ricominciamo a dipingere questo mondo, grigio,
questo mondo così stanco
dell’amore che vuoi, dell’amicizia che rincorri da sempre!
Dipingiamolo di noi, di noi zerofolli, di noi zeromatti.
A noi che basta un sorriso, una stretta di mano
e a me che basta semplicemente dirvi... VI AMO!