Artista scultore autodidatta di origine bolognese, che vive con la famiglia tra gli ulivi in Toscana, vicino a Pisa, laureato in scienze naturali, Lorenzo Possenti crea sculture rappresentanti insetti giganti, che sono sparse nei musei di tutto il mondo. Inizia per caso: un amico dell’università gli suggerisce di mandare qualcosa a una ditta milanese che lavora per i musei, e così inizia a realizzare per loro cactus, foglie, “cose parecchio brutte” mi dice, e si rende conto che quello della riproduzione naturale può essere un mestiere di cui vivere. Così, piano piano, con l’aiuto di Internet nel 2000 si crea un sito e manda una mail a tutti i musei che trova in rete, circa trecento, mail a cui rispondono in due: il Parco nazionale d’Abruzzo e il Museo di Vienna. “E ho iniziato” mi dice semplicemente. “Mi ci sono buttato. Non c’era nessuno che li faceva perché sono difficili da fare, e a me riescono facilmente. Spesso ci sono degli insetti che hanno delle torsioni che se non le indovini viene fuori una schifezza, e io ho capito che ero portato e anche molto veloce.” Così ha iniziato a lavorare per il Giappone, per gli americani, per tutto il mondo. Il sito non lo aggiorna da anni perché “basta il passaparola se lavori bene”. “Poi mi sono stufato, perché a fare sempre le stesse cose ci si stufa, e ho fatto un po’ di tutto, quindi anche forme umane per una mostra a Roma sull’evoluzione dell’uomo. Di recente ho imparato a usare il silicone per fare la pelle.” È uno sperimentatore, un artista, perché la sua non è mera riproduzione di insetti: li studia, ne osserva le abitudini creando costantemente dei paralleli con il nostro mondo, sebbene sia lo stesso, ma li osserva con un occhio diverso da quello che ci si potrebbe aspettare da una persona di formazione scientifica e che la scienza conosce perfettamente. “A me piace esplorare le cose adottando una prospettiva un po’ diversa rispetto a quella comune. Dopo aver studiato scienze mi sono accorto che c’è qualcosa che va al di là della realtà fisica. Sono certo che quello che si vede è solo un riflesso di qualcos’altro. Soprattutto negli insetti, che sono i più numerosi del pianeta e anche i più plastici, sono arrivato alla conclusione che non ha alcun senso tutta la creatività che vi si trova nello studiarli. Non sono un creazionista, ma dopo anni di studio, dedicato soprattutto agli insetti, ogni volta che ne prendo uno nuovo e lo metto sotto al microscopio mi si apre un mondo. Ogni volta ti aspetti una cosa ed è sempre di più di quanto ti aspettavi. Esiste una esagerata creatività non richiesta e nemmeno necessaria. Per me c’è qualcosa che è al di là del mondo fisico che governa la nostra realtà. Le spiegazioni non bastano a giustificare la meraviglia e la complessità, in particolare degli insetti. In tutti questi anni non so cosa ho imparato, non esiste un punto di arrivo, ma ho la certezza che c’è qualcosa di più grande al di fuori della scienza, che possiede una creatività non richiesta, un’abbondanza esagerata.”
Sono riflessioni intime quelle che Lorenzo ha condiviso con me, dialoghi interni che nascono nella limpidezza e trasparenza del suo pensiero, il pensiero di un uomo libero e colto, che si fa delle domande e che tenta di rispondervi. Riflessioni che prendono corpo nel silenzio del suo studio quando al microscopio osserva il nuovo insetto da riprodurre. Osservazioni che vanno a collegarsi a un universo infinito di conoscenze e di domande, e che insieme costituiscono un’opera d’arte… naturale!
Una notevole collezione dei suoi insetti è esposta alla Certosa di Pisa, in una mostra scientifica: “Arthropoda. Viaggio in un microcosmo” (www.msn.unipi.it/it/arthropoda-viaggio-in-un-microcosmo) fino al 3 novembre 2019.
Mostra di sculture entomologiche di Lorenzo Possenti in occasione di Bologna Art City 2019
Dal 1° febbraio al 17 marzo 2019 Galleria Mirabilia, via de’ Carbonesi 3/e Bologna centro
VERNICE con l’artista venerdì 1° febbraio alle ore 18