qualcosa è andato storto. abbiamo avuto la fortuna di vivere nel più meraviglioso dei pianeti. sotto il più magnifico dei cieli. circondati dalla più straordinaria natura. ma qualcosa è andato storto. abbiamo imparato a parlare e scrivere e comunicare a migliaia di chilometri di distanza. abbiamo creato l’arte. la chimica e la fisica e la matematica. la letteratura e la storia e la geografia e la cultura! abbiamo imparato a navigare il cielo e la terra. abbiamo dato vita ai sogni. ma qualcosa è andato storto. mia madre mi diceva sempre: un mono aunque se vista de seda, siempre mono queda. (una scimmia anche se vestita di seta resta comunque una scimmia). e noi. evidentemente. siamo e restiamo delle scimmie. arroganti e prepotenti. purtroppo. scimmie accecate dalla vanità e dalla cupidigia. (qualcuno ci ha detto che eravamo superiori).
così. senza alcuna speranza nell’avvenire. perché se vi staccate dagli schermi osserverete che non esiste più un orizzonte di fronte a noi. pronta a chiudere questa rivista. e predisposta a mollare anche l’affare dei libri. perché ormai l’analfabetismo è alle porte. e tanto vale dedicarsi a vendere le patatine fritte. ho ricordato Salgado e il suo esempio. di un uomo che dopo aver immortalato la bruttura. l’ingiustizia. l’insensatezza. è stato capace di ripartire dalla bellezza della natura incontaminata del nostro pianeta. creando il progetto e libro fotografico. GENESI.*
nascita. creazione. origine. e dunque speranza.
questo è il tema di ILLUSTRATI 2019. SETTE NUMERI. PER SETTE GIORNI. (mi permetto di sorridere pensando al musical cinematografico).
E LA LUCE FU. In principio creò il cielo e la terra. Ora la terra era informe e deserta e le tenebre ricoprivano l’abisso e lo spirito aleggiava sulle acque. Disse: «Sia la luce!». E la luce fu. Vide che la luce era cosa buona e separò la luce dalle tenebre e chiamò la luce giorno e le tenebre notte. E fu sera e fu mattina: PRIMO GIORNO.
IL FIRMAMENTO. Disse: «Sia il firmamento in mezzo alle acque per separare le acque dalle acque». Fece il firmamento e separò le acque, che sono sotto il firmamento, dalle acque, che son sopra il firmamento. E così avvenne. Chiamò il firmamento cielo. E fu sera e fu mattina: SECONDO GIORNO.
LA TERRA. Disse: «Le acque che sono sotto il cielo, si raccolgano in un solo luogo e appaia l’asciutto». E così avvenne. Chiamò l’asciutto terra e la massa delle acque mare. Ed era cosa buona e così disse: «La terra produca germogli, erbe che producono seme e alberi da frutto, che facciano sulla terra frutto con il seme, ciascuno secondo la sua specie». E così avvenne: la terra produsse germogli, erbe che producono seme, ciascuna secondo la propria specie e alberi che fanno ciascuno frutto con il seme, secondo la propria specie. Ed era cosa buona. E fu sera e fu mattina: TERZO GIORNO.
IL SOLE, LA LUNA E LE STELLE. Disse: «Ci siano luci nel firmamento del cielo, per distinguere il giorno dalla notte; servano da segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni e servano da luci nel firmamento del cielo per illuminare la terra». E così avvenne: fece le due luci grandi, la luce maggiore per regolare il giorno e la luce minore per regolare la notte, e le stelle. Le pose nel firmamento del cielo per illuminare la terra e per regolare giorno e notte e per separare la luce dalle tenebre. Ed era cosa buona. E fu sera e fu mattina: QUARTO GIORNO.
GLI ANIMALI DELL’ACQUA E DEL CIELO. Disse: «Le acque brulichino di esseri viventi e uccelli volino sopra la terra, davanti al firmamento del cielo». Creò i grandi mostri marini e tutti gli esseri viventi che guizzano e brulicano nelle acque, secondo la loro specie, e tutti gli uccelli alati secondo la loro specie. Ed era cosa buona e li benedisse: «Siate fecondi e moltiplicatevi e riempite le acque dei mari; gli uccelli si moltiplichino sulla terra». E fu sera e fu mattina: QUINTO GIORNO.
GLI ANIMALI DELLA TERRA. Disse: «La terra produca esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e bestie selvatiche secondo la loro specie». E così avvenne: fece le bestie selvatiche secondo la loro specie e il bestiame secondo la propria specie e tutti i rettili del suolo secondo la loro specie. Ed era cosa buona.Creò maschio e creò femmina, li benedisse e disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi, riempite la terra». E poi disse: «Ecco, io vi do ogni erba che produce seme e che è su tutta la terra e ogni albero in cui è il frutto, che produce seme: saranno il vostro cibo. A tutte le bestie selvatiche, a tutti gli uccelli del cielo e a tutti gli esseri che strisciano sulla terra e nei quali è alito di vita, io do in cibo ogni erba verde». Ed ecco, era cosa molto buona. E fu sera e fu mattina: SESTO GIORNO.
IL RIPOSO O LA LIBERTÀ. Così furono portati a compimento il cielo e la terra e tutte le loro schiere.
Allora, nel SETTIMO GIORNO portò a termine il lavoro che aveva fatto e cessò nel settimo giorno da ogni suo lavoro. Benedisse il settimo giorno e lo consacrò, perché in esso aveva cessato da ogni lavoro che egli creando aveva fatto.
Queste le origini del cielo e della terra, quando vennero creati.
queste le origini che vi propongo di ricreare. ricostruire da zero. ripartire. dal buio. per incontrare la luce. una nuova luce. un giorno alla volta. per tutti e sette i giorni. una sfida personale. una sfida umana. che si offre una nuova opportunità. per reiventare e reimmaginare ciò che esiste e ciò che non esiste. ma soprattutto per riconsiderare. un giorno alla volta. il nostro creato. il nostro operato.
#DIO non c’è. l’ho tolto. per darvi più libertà. di credo. e di non credo. ho tolto anche l’uomo. per togliere qualsiasi idea di supremazia di specie. nel nuovo mondo non deve esistere la sudditanza. l’uomo al pari degli altri esseri viventi.
reinventiamo il mondo. reinventiamo anche. e soprattutto. noi.
prima di scomparire.
*Rif. #GAIA #ILLUSTRATI n. 43 maggio 2017 e Dalla mia Terra alla Terra di Sebastião Salgado e Isabelle Francq, Contrasto edizioni.