POSSO VIVERE SENZA PESOS

(PICCOLA STORIA DI VITA LACANDONA)

di Lina Vergara Huilcamán

Foto © Lina Vergara Huilcamán

Foto © Lina Vergara Huilcamán

quest’estate sono stata in un piccolo villaggio nella selva Lacandona in Chiapas. Messico. e ho avuto la fortuna di incontrare questo signore. vi trascrivo parte della nostra conversazione. sperando che anche per voi le sue parole siano significative. o quantomeno diano il via a una serie di considerazioni. sulla nostra vita. sul denaro. sugli “agi” delle nostre esistenze.

fino a quarant’anni fa non c’era peso1. neanche uno. lavoravo per mangiare. non avevo bisogno di pesos per mangiare. per vivere. solo lavorare. quello che seminavo mangiavo. lavoravo e mangiavo. per pagare mia moglie ho lavorato per suo padre. molti anni. ho costruito case per lui. con mia moglie lavoravamo nei campi dalla mattina alle sei fino al pomeriggio. tutto il giorno. sotto il sole. non come adesso che a mezzogiorno dicono c’è troppo caldo. noi lavoravamo e basta. perché se lavori mangi. me lo diceva anche mio nonno. se non lavori non mangi. puoi rubare. ma poi ti mettono in prigione.
io posso vivere senza pesos. vado al monte e semino. pesco nel fiume. trovo caracoles2. caccio. non ho bisogno di pesos. adesso tutti hanno bisogno di pesos. per comprare vestiti. orologio. scarpe. computer. macchina. più pesos e più compri. io dico sempre a mia moglie. noi non abbiamo bisogno di pesos. noi lavoriamo. noi possiamo andare nella selva e seminiamo i nostri tomates3. zucca. la nostra frutta. mais. patate.
anche adesso la notte io vado al monte. di là. per cacciare. jabalies4. venado5. per mangiare. cammino anche dodici. quattordici ore. al buio. io non ho bisogno di luce. io vado con il mio cane e caccio. con il fucile. prima con le frecce. ma con fucile è più facile. e trovo sempre jaguar. e lui non mi fa niente. perché io non mi muovo. io fermo. se tu corri allora lui mangia. perché crede che tu cibo. il cibo scappa. corre. io sto fermo e aspetto che va via. io non ho paura. so che devo restare fermo. e così poi torno con il mio cinghiale e mangiamo per due mesi. lo cuocio e lo preparo. così non marcisce.
anche frutta. vedi albero di papaya? quando mature noi raccogliamo e prepariamo. per mangiare. dolce. buono. tutta la frutta. adesso si beve tequila per ubriacare. io e mio suocero quando volevamo ubriacare preparavamo. con frutta miele e acqua. cuocevamo. due settimane. e poi ubriacavamo. non avevo bisogno di pesos. anche la casa vedi il tetto? fatto con le palme. l’ho fatto io. dura trentacinque anni. anche quaranta. e non è come tetto di lamiera. con palma non sento il caldo. e quando piove non c’è rumore. con tetto di lamiera molto rumore (si prende la testa tra le mani). invece palma niente rumore. e niente acqua. e il tetto è alto perché noi mettiamo il nostro mais. il nostro raccolto. non posso lasciare il mais nella milpa6. i procioni amano il mais. gli uccelli. molti animali vengono e mangiano il mio mais. io lo devo proteggere. per mangiare.
no so leggere. no so scrivere. no ho imparato. quando ero giovane nessuno insegnava. parlo maya. ma ho imparato lo spagnolo. io so parlare spagnolo. sono vecchio adesso. ho sessantasei anni. ho avuto solo due figli. uno è morto. altro mio figlio mi ha dato quattro nipoti. mia moglie ha cinquantasei anni. mio nonno ha vissuto fino a centoquaranta anni. lui mi ha insegnato che animali come persone. hanno la loro casa. fanno le loro tortillas. hanno le loro cose. come noi. non si devono uccidere. solo uno. per mangiare. e non tutti i giorni. mi ha detto che un giorno lo hanno trasformato in giaguaro. e lui ha visto che anche giaguaro come persona. con la sua casa. le sue cose. e che uccide solo quando ha fame. non tutti i giorni. giaguaro è come persona.
io non vivrò come mio nonno. perché mio nonno non mangiava sale. condimento. niente olio. niente fritto. avvolgeva la carne nelle foglie e la cuoceva. senza niente. avvolgeva le verdure e le cuoceva. e le mangiava. i fagioli. uguale. senza sale. solo peperoncino. mangiava i frijoles7. il mais. la frutta. la patata dolce. io non vivrò come mio nonno. io sono già malato. perché mi piace il cibo saporito. con il sale. olio. mi piace fritto. adesso ci sono le patatine. le bibite. tutto è cambiato. come i computer. i ragazzini sono qui tutto il giorno con internet. io no. io no so. so solo telefonare. segnare il numero e chiamare. adesso è tutto cambiato.

I Lacandòn sono un popolo indio di circa quattrocento persone, discendente dai Maya, che vive principalmente nelle foreste del Chiapas, nel sud-est del Messico (ma fino al 1854 era parte del Guatemala). La foresta dove risiedono è nota come Selva Lacandona.

1. peso: moneta messicana
2. caracoles: lumache
3. tomates: pomodori
4. jabalies: cinghiali
5. venado: cervo
6. milpa: piccolo terreno agricolo
7. frijoles: fagioli