Editoriale

di Lina Vergara Huilcamán

ero abbastanza piccola da affogare nella piscina per bambini. ma abbastanza grande da dire stronzo a un bambino prepotente più alto di me. così lui mi prese e mi mise la testa sotto l’acqua. con il preciso intento di farmi bere così tanto da insegnarmi a tacere. ma sopra l’azzurro liquido clorato nel quale mi agitavo. vidi una grande ombra avvicinarsi. coprire la luce del sole. spostare il prepotente. sollevarmi quasi fossi piuma. aria. leggerezza. e ridarmi la possibilità di respirare. mio padre. il salvatore. il custode. della mia piccola vita. e del mio grande orgoglio. ovviamente non imparai a stare zitta. in quelle domeniche estive in cui mi portava in piscina a Carpi in bicicletta. ma imparai a essere più prudente con le piroette sull’altalena. e a non ingoiare medicine sbagliate.
i miei eroi quindi. non sono Superman. Wonder Woman... forse la donna bionica sì. Obelix senza ombra di dubbio sì. imbattibile quanto genuino. indistruttibile quanto ingenuo... ma mia madre che avrebbe divorato e fatto a pezzi chiunque avesse anche solo pensato di farmi del male. la signora Armanda che mi teneva al suo fianco. leggermente protetta dalla sua gonna e che con la testa alta mi mostrava l’orgoglio dell’identità e dell’amore. mio fratello che si gettava su chiunque osasse ridere di me. la mia cara amica Flo che faceva arretrare i malintenzionati con un solo sguardo e mi permetteva di continuare a essere quella piccola impertinente che ero stata in piscina. mia figlia. che un giorno era cresciuta abbastanza da aiutarmi a non cadere dalle rocce sulle quali mi ero avventurata. e non ultimo Felice. che non ha accettato il buio e ha deciso di camminare nella luce della sua incrollabile fede in sé stesso.
dedico questo numero a tutti quei genitori che non hanno insegnato ai propri figli i limiti dell’impotenza. e hanno invece sostenuto l’orizzonte del coraggio e della fede nelle proprie capacità. a tutti quei piccoli e insignificanti esseri umani capaci di abbattere qualunque barriera. soprattutto quella dell’ignoranza. con l’intelligenza. e la volontà. a tutti quei piccoli che non hanno imparato a obbedire alla paura.