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De-siderum

di Stéphanie Chasseloup

Sono nata sotto il pianeta di Saturno, ma mi sono sempre piaciute le comete, perché le stelle le vedi dopo anni luce a occhio nudo e i pianeti si celano allo sguardo.
Perché i desideri li esprimi anche se non te ne rendi conto.
“ (…) si mise a guardare il cielo consapevole che non sarebbe stato solo, quella sera, ad assistere a quello spettacolo di morte, lo sciame meteorico che tra poco avrebbe punteggiato la volta celeste, la Terra che nel suo moto mortale intorno al Sole attraversa la scia di detriti dell’orbita d’una cometa.
Le Perseidi erano i meteoroidi della costellazione di Perseo, residui della progressiva disintegrazione della cometa Swift-Tuttle.
Che le parole offrono un’interpretazione della vita, pensò, che il desiderio giungeva dritto, dritto dalle stelle, il de-siderum, l’assenza delle stelle, divinatorie e profetiche in mancanza delle quali non resta che appetire qualcosa che manca.
Ed era curioso che quella parola nata sotto un cielo nero riecheggiasse tra le volte celesti puntellate di stelle come uno scialle luminoso.
Quella notte alcuni si sarebbero illusi, altri avrebbero sperato, che l’illusione e speranza dicono la stessa cosa.
Cadde sulla Terra alle ore 22.4sette.”

 

Domenico Dara, Appunti di meccanica celeste,
Nutrimenti Edizioni, 2016, p. 90