Felicità, ricchezza e lunga vita.
I librai lo sanno, i librai lo fanno.
Conosco una libraia di Tropea, giovane e caparbia, che aveva un’immensa necessità di condividere le sue letture, le sue scoperte.
Una cosa talmente forte da farle aprire una libreria in un paese piccolo e talmente ostile alla cultura da non avere né biblioteca né teatro. Un paese che è commissariato per mafia. Una sfida dentro la sfida.
Introduce alla lettura, crea gruppi di giovani lettori, racconta loro i viaggi fantastici che ha fatto “per carta”.
Ogni estate sceglie per se stessa letture che abbiano come tema l’acqua.
Ci siamo scritte spesso, abbiamo molte cose in comune a partire dalle molte ore passate quotidianamente tra gli scaffali. Certe sere, esauste, ci siamo raccontate di tutto e di più, tra curiosità e incoraggiamenti.
Le ho chiesto perché ha chiamato la sua libreria* “Pensiero meridiano” e mi ha risposto: “Pensare meridiano significa pensare lentamente, significa saper vivere in provincia senza rancore, lontano dai grandi eventi, più vicini ai sogni”.
Perché abbiamo scelto questa strada? Semplice.
Per la felicità di conoscere ogni giorno qualcosa di nuovo, per poi poterlo regalare.
Per la ricchezza di avere del tempo e un posto dove le parole ancora contano e molto.
Per poter dare lunga vita al ricordo di chi ha scritto, letto e forse anche di noi stessi, quando non ci saremo più.
I librai lo sanno.
Il pensiero meridiano, Franco Cassano, Milano: Laterza 2007