MIRABILIA ART GALLERY

di Lina Vergara Huilcamán

Foto © Lina Vergara Huilcamán

Foto © Lina Vergara Huilcamán

Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán Foto © Lina Vergara Huilcamán

Di fronte al Foro Romano, in prossimità del Circo Massimo e della Bocca della Verità, nel pieno dello splendore antico di Roma, si apre su via San Teodoro la vetrina di un’insolita galleria con una maestosa tigre dagli occhi dolci che guarda i passanti. Li invita a entrare lasciandosi condurre dalla curiosità e talvolta li spaventa, ma solo chi si sofferma con attenzione capirà che la tigre è imbalsamata, e non viva e vegeta come sembra.
Non è uno spazio enorme, ma grande abbastanza da contenere svariate specie di animali imbalsamati. Oltre alla tigre ci sono il collo intero e la testa di una giraffa, la testa di un alce, un leone intero amante dei libri e l’enorme testa di un elefante africano (pur essendo stata in molti zoo nella mia vita, sostare sotto l’enormità della testa di un elefante è impressionante, rende esattamente le dimensioni della realtà e delle mie umili condizioni). Ci sono conchiglie, fossili, il cranio di un dinosauro, un meteorite vero (e non credereste mai a quanto pesa!), la tuta spaziale indossata dal cosmonauta sovietico Strekalov, un manichino dell’Ottocento, coralli, pietre... e un incantevole e confortante salotto che invita alla sosta, la contemplazione e il libero pensiero. Una giostra dei divertimenti per la mia piccola testa abbrutita e appesantita dalla quotidianità, uno spazio dove potermi lasciare andare all’esplorazione e calarmi nell’avventura profonda che credevo di aver perso nell’infanzia. Con la bocca spalancata e un susseguirsi di #OHH timidi e soffocati, mi guardo intorno soffermandomi su ogni particolare. Di tutto vorrei sapere il nome, la provenienza, la storia... e grande diventa la consapevolezza della mia ignoranza ma soprattutto della mia clausura.
L’anfitrione o gallerista è Giano Del Bufalo, collezionista sin da bambino, da quando il padre archeologo lo portava con sé nei suoi viaggi in Africa a scoprire tesori di cui noi comuni mortali possiamo leggere solo nei libri e i più fortunati vedere nei musei. Giano ha negli anni allestito una sua Wunderkammer privata nel castello di famiglia della Cecchignola, una sua collezione personale di tutto ciò che ama e risveglia la meraviglia in lui, fino a che un giorno: “Un amico aveva questo bellissimo locale e mi ha proposto di affittarlo e ho subito accettato per rendere la mia collezione un po’ più pubblica e dare vita alla MIRABILIA ART GALLERY, che espone, seguendo il mio senso estetico, cose che io stesso e altri abbiamo raccolto negli anni, riportando in vita in qualche modo le Wunderkammer europee del Seicento. Sono sempre stato affascinato dal mondo della collezione di exotica.”
MIRABILIA ART GALLERY è un’associazione culturale completamente autofinanziata, non si vende niente per ora, ma lo spazio viene spesso affittato per il cinema, la pubblicità: “È un lavoro che mi fa incontrare tante persone interessanti. Posso mostrare i pezzi della mia collezione e creare nuovi contatti e condividere la mia passione.”
Il Principe MIRABILIA – così chiamerò Giano d’ora in poi, poiché ha un castello ed è signore e sovrano di questa Wunderkammer immersa nella vecchia Roma – dichiara che da sempre è affascinato dal macabro mondo dell’anatomia umana e animale, e anche della geologia stessa, lo studio della pietra e dei minerali, ma il vero amore è nato un giorno in cui un amico, un altro, lo ha chiamato e gli ha detto che un grande museo chiuso e dismesso in difficoltà stava accettando offerte da privati per i pezzi della collezione che altrimenti sarebbero stati bruciati. “Andai e comprai tutta la collezione di animali a pochi soldi. Così è nata la grande ondata di pelli e anatomia animale della mia vita. Come questa tigre, più la guardo e più ne sono innamorato, è viva. Portai a Roma tutti i pezzi del museo, per restaurarli, erano danneggiati dal fumo dell’incendio e le pelli erano rovinate a causa degli accostamenti sbagliati. Io non sono tassidermista, ma so restaurare, ho imparato studiando e lavorando insieme alla tassidermista Annamaria Bertoni. Quando ho aperto e i ragazzi della forestale hanno saputo che c’era un pazzo con un posto pieno di animali sono arrivati subito a controllare perché il bracconaggio è da galera, ma questi animali hanno tutti un documento di provenienza, sono tutti certificati, tutti morti a causa di una ferita o per vecchiaia. No, non sono un cacciatore impazzito.”
Gli oggetti all’interno della galleria cambiano, sono soggetti all’umore dell’anfitrione che mi dice: “È un museo, una sala di meraviglie, una galleria d’arte, una Wunderkammer, io spesso cambio le cose, prendo qualcosa, o presto. Le Wunder in realtà hanno sempre questo sapore di polvere, di incastro di roba, e io un po’ l’ho voluto ripulire, volevo uno spazio pulito e non asfissiante. Sono molto ordinato, pulito e preciso. Per i muri ho ripreso il colore verde dei vecchi palazzi francesi scientifici, questo verde è il massimo colore di contrasto per la scientifica, con questo verde le cose fuoriescono. Poi ho ripulito le travi vecchie del soffitto del primo Novecento che erano state coperte... Per me questo è uno spazio divertente, fascinoso, su questa via classica che di notte con i fori illuminati è piena di magia e di storia. Mi piace molto.”
Si conclude così la mia visita in questo spazio di meraviglia a Roma, un luogo in cui ancora si crede allo scambio di entusiasmi e di curiosità, dove si ama profondamente la storia e l’antichità, un piccolo club dalle porte aperte a tutti gli interessati nel quale dal prossimo autunno è prevista un’interessante agenda di incontri settimanali curati da Bizzarro Bazar che si chiamerà ACCADEMIA DELL’INCANTO, che prevede incontri con cartografi del sogno, maestri dell’illusione, esploratori del perturbante... per rieducare il nostro sguardo alla vertigine dello stupore! E per i più tranquilli ci sarà anche una piccola biblioteca in consultazione MIRABILIA TASCHEN. Potrete trovare tutte le notizie sulla pagina facebook MIRABILIA ART GALLERY.