ROSSO. Oltre il colore. Contraddizione.
VIVO. Personificazione di più sentimenti, nelle accezioni positiva e negativa.
PASSIONE. Storie di alcove e velluti rossi, ma anche amore che si accende nell’animo prima ancora che sia carne. “Sei comparsa al portone / in un vestito rosso / per dirmi che sei fuoco / che consuma e riaccende / una spina mi ha punto delle tue rose rosse perché succhiasse al dito, come già tuo, il mio sangue (…)”.1 E amore che finisce, quando l’abbandono è simile alla morte e la mancanza di sofferenza di chi ci ha lasciato ci porta a immaginare la nostra dipartita per vedere se chi amiamo piangerà, se si ricorderà. “(…) rosso è un vestito rosso / oggi quello che indossi / per il mio funerale / bella senza più pensieri / come sei tranquilla nel giorno del mio funerale (…)”.2
PROFANO. Gli attribuiamo il potere della superstizione, di portarci fortuna nel nuovo anno o il giorno del nostro matrimonio.
SACRO. Lo preghiamo nei cuori delle Madonne dipinte.
PROFUMO. Oltre la materia. “(…) aveva capelli rossi e portava un vestito grigio senza maniche. Le sue braccia erano di un bianco candido, le mani erano gialle per il succo delle mirabelle tagliate. Grenouille stava curvo su di lei e aspirava il suo odore ora talmente puro, così come saliva dalla sua nuca, dai suoi capelli, dalla scollatura del suo vestito (…)”.3
CHIOME. Rosse, di donne. Streghe.
CALDO. Sensazione di benessere, la casa, il focolare.
FUOCO. Immortale, l’inferno.
COLORE. Del tutto, il primo che vediamo mentre stiamo venendo al mondo e che durante la vita ci fa fermare ai semafori, ci avvisa con i lampeggianti del pericolo, di un treno che non abbiamo preso e sta passando.
Potrei scommetterci, se davvero rosso è tutto e anche il suo opposto, lo vedremo per ultimo.
1 Giuseppe Ungaretti, “12 settembre 1966”, da Vita d’un uomo. Tutte le poesie, Mondadori 2003
2 Nicolò Fabi, “Rosso”, singolo tratto da Il giardiniere, Virgin 1997
3 Patrick Süskind, Il profumo, Longanesi 1985