Piscine Molitor, Paris

di Gioia Marchegiani

Molti viaggiatori collezionano cartoline o tazzine durante i viaggi, ma non Mamaji. Mamaji colleziona solo piscine. Lui va a nuotare in tutte le piscine che trova. Un giorno Mamaji disse a mio padre che di tutte le piscine che c’erano al mondo la più bella era la piscina pubblica di Parigi. Che l’acqua era talmente pulita che potevi prepararci il caffè la mattina. Che una sola nuotata lì aveva cambiato la sua vita. Prima che io nascessi lui disse: “Se vuoi che tuo figlio abbia un’anima pulita, un giorno dovrai portarlo a nuotare alla Piscine Molitor”. Non ho mai compreso perché mio padre prese la cosa tanto a cuore. Ma lo fece e mi chiamò Piscine Molitor Patel. Spiega così l’origine del suo insolito nome il protagonista del bellissimo e pluripremiato film di Ang Lee Vita di Pi, tratto dal romanzo omonimo di Yann Martel.
Tempio dello sport cittadino, luogo di culto della mondanità parigina degli anni Trenta, originale opera Art déco, la piscina Molitor è opera dell’architetto Lucien Pollet ed è stata inaugurata nel 1929. Il taglio del nastro venne affidato ai campioni olimpionici di nuoto Aileen Riggin Soule e Johnny Weissmuller, quest’ultimo indimenticabile nel cinema per il suo ruolo di Tarzan nell’omonimo film. La struttura comprendeva due piscine, una di 33 metri coperta da una preziosa vetrata opera del mastro vetraio Barillet, circondata da due gallerie di cabine, e una all’aperto di 50 metri, anch’essa circondata da tre piani di cabine, che in inverno veniva adibita a pista da pattinaggio. La struttura con gli oblò e le ringhiere bianche ricordava lo stile delle barche da crociera, in voga al tempo, e la sensazione doveva essere proprio quella di trovarsi a bordo di un luogo fuori dal mondo. Le balconate, i corridoi, il bordo vasca offrivano l’occasione di sfilare non solo alle modelle durante le abituali passerelle di moda, ma a tutte le persone che a Molitor si recavano per nuotare ma soprattutto per guardare e per essere notate. Qui, nel 1946, fu presentato il primo bikini del mondo disegnato da Louis Reard e solo venti anni dopo apparve il primo topless.
Tra dive della Novelle Vague e personalità del tempo si poteva fare un bagno come guardare una rappresentazione teatrale e finire sulle foto dei paparazzi appostati, chissà se in costume anche loro!
Chiusa nel 1989, è stata salvata dalla demolizione da un gruppo di ex frequentatori e dichiarata monumento storico della Francia. Dagli anni Novanta è diventata museo a cielo aperto di street art e nelle vasche ormai asciutte si sono svolti numerosi rave party. Qualche anno fa si è deciso di far tornare la Piscine Molitor agli splendori di un tempo con una grande e costosa opera di ristrutturazione. Un anno fa è stata inaugurata la nuova era di Molitor. Ci si chiede se un hotel cinque stelle, una spa di 1700 mq e un ristorante con noto chef francese possano giustificare la cifra per farsi una bella e storica nuotata e avere la sensazione di uscirne ancora con l’anima pulita.

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