La massima sventura è la solitudine

di Cesare Pavese

La massima sventura è la solitudine; tant’è vero che il supremo conforto, la religione, consiste nel trovare una compagnia che non falla, Dio. La preghiera è lo sfogo come con un amico.

Cesare Pavese
Il mestiere di vivere.
Diario 1935–1950.
Einaudi, 2000.