Kraneo ediciones

di Lina Vergara Huilcamán

fotografia © Carmen G. Quiroz

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Un uomo e una donna. Una coppia nella vita e nel lavoro. Kraneo ediciones. Joe e Cristina. Entusiasti. Indipendenti. Cileni. E mi permetto di specificare cileni dopo indipendenti in memoria della mia terza vita trascorsa in quella terra. Una terra in fondo al mondo dove tra polo e deserto c’è questa grande metropoli di otto milioni di abitanti chiamata Santiago, dove si comprende l’importanza della geografia anche in relazione all’indipendenza per l’appunto, e alla libertà. “Kraneo è il nome sotto il quale abbiamo deciso di unire le nostre anime: la poesia di Joe e la mia arte” dice Cristina. “Conoscerci è stato l’inizio di un lavoro insieme”. Kraneo nasce nel giugno del 2013, una piccola casa editrice composta da due persone che insieme fanno tutto: ideazione, composizione, grafica e infine  stampa delle loro opere, che per ora sono una decina. Non vogliono (ma soprattutto non possono) aspettare che un editore decida di concretizzare le loro idee, così per avere la libertà di pubblicare, hanno una casa/studio/laboratorio a Santiago con una stampante e un computer. Non possono aspettare neanche la distribuzione, e quindi partecipano attivamente a tutte le fiere nazionali per editori indipendenti ma anche a quelle di grafica e design. Poesia e immagine. “Lavoriamo e viviamo” dicono “per divulgare la nostra opera in Cile, per ora. Per avere in futuro la possibilità di avere più libri a catalogo e forse una distribuzione nazionale e internazionale”. Vogliono viaggiare. In Sudamerica. In Europa. Guardare fuori. Uscire. Andare oltre. “Kraneo ediciones è la carta sulla quale rimane il registro del nostro lavoro e della nostra vita. Insieme” afferma certa Cristina. E io mi permetto di aggiungere la parola Amore. Una scelta indipendente e concreta, quella di Kraneo – “... per vedere realizzati i nostri sogni, che si tratti di libri, marionette, cortometraggi, poesie” conclude Cristina. Infine, in questa vita e produzione che non si pone limiti, Joe e Cristina hanno preso La fantasma cosquillosa di Alejandro Jodorowsky, un altro cileno ma abbastanza conosciuto, pièce teatrale del 1948 che da anni non era stata messa in scena, e l’hanno riproposta in uno spettacolo di burattini. Naturalmente hanno realizzato i burattini, la scenografia, la grafica delle locandine, e tutto quanto era necessario, riportandola in scena, in uno spettacolo che dal 24 settembre 2014 ha luogo a Santiago del Cile, gratuitamente, e che vorrebbe poi andare in tournée per tutto il paese. E così, dopo il tempo di qualche messaggio veloce su facebook, un’acqua minerale in un bar di Merced e un ordinatissimo file via wetransfer dove mi hanno mandato tutti i materiali inclusa una registrazione vocale, scrivendo questo pezzo e ascoltandoli, ho ricordato dove ho messo il tempo che avevo perso insieme ai sogni e ai desideri.

La fantasma che soffre il solletico
Alejandro Jodorowsky - Tutto il teatro, Giunti