“Apro gli occhi. Vedo il bruno ambrato chiaro, la punta del mio naso immersa, l’orlo del mio bicchiere. Comincio a sollevare lentamente la testa. Tengo gli occhi fissi davanti a me, fissi e a fuoco, senza sbattere le palpebre. Il liquido scompare dalla vista, l’orlo del bicchiere scompare, vedo scansie e bottiglie, il margine dello specchio. Continuo a salire, vedo la punta del mio mento, le labbra, il naso. Continuo a salire. Vedo il margine degli occhi, le ciglia, il bianco che circonda. Continuo a salire. Vedo il verde chiaro. Giusto dritto dentro. Fissi e a fuoco. Non sbatterò le palpebre.
Guardo dentro me stesso. Nei miei occhi.” ... “Ho una decisione da prendere. È una decisione semplice. Non ha niente a che fare con Dio o nessun altro Dodici che dodici battiti del mio cuore. Sì o no. È una decisione semplice. Sì o no.
Guardo dentro di me. Nel verde chiaro dei miei occhi. Quello che vedo mi piace. Mi ci trovo bene lì dentro. È ben fissato e a fuoco. Non c’è battito di palpebre. Per la prima volta in vita mia, guardando nei miei occhi mi piace quello che vedo. Posso conviverci. Voglio conviverci. A lungo. Voglio conviverci. Voglio vivere.”
IN UN MILIONE DI PICCOLI PEZZI
James Frey
Tea edizioni / Rutgers University Press