Il giardino delle delizie è qui e ovunque. È popolato di esseri meravigliosi, alberi antichi e specie in via d’estinzione.
Nel nostro giardino, gli olivi bitorzoluti di Maestrat sussurrano e parlano mossi dal vento, le loro chiome annuiscono e le sagome si sviluppano irregolari contro il cielo della Spagna orientale. Alcuni tronchi si biforcano e prendono direzioni opposte, fino a riprodurre una sensuale danza macabra, dove la Morte a tratti si unisce sinuosa alla fanciulla e poi ne prende delicata le distanze. Altri, invece, procedono solitari, si curvano e si annodano in un unico blocco, e da millenni sorvegliano una terra crepata dal sole. Nessuno osa sradicarli.
Nel nostro giardino, le farfalle monarca (Danaus plexippus) continuano incessanti il loro magico, misterioso peregrinare. Dal Messico fino al Canada meridionale e ritorno, tre generazioni che salgono verso nord e una sola – la super-generazione – che scende a sud, per migliaia di miglia, fino al luogo che ha generato la specie. Le loro ali frullano e creano impressionanti giochi di arancio, di bianco e di nero. Nessuno osa avvelenarle.
Nel nostro giardino, il rospo dorato (Bufo periglenes) gracida roco nella foresta tropicale della Cordillera de Tilarán. La sua livrea viscida luccica nel buio e il suo canto non è un Inferno musicale, un’armonia celeste. E nessuno osa alzare il termostato del mondo fino a farlo sparire.
Nel nostro giardino delle delizie l’uomo non depreda, ma protegge. E il frutto proibito dell’Eden avrà i nomi di tutti gli esseri viventi, affinché da tutti l’uomo si astenga.
Le specie si estinguono da sempre, ma mai al ritmo attuale. Gli olivi del Maestrat sono regolarmente sradicati e trasformati in piante da giardino. Quest’anno, il numero delle farfalle monarca che hanno attraversato le pianure americane era considerevolmente ridotto. Una delle cause presunte è il mais geneticamente modificato, cosparso di insetticidi. L’ultimo avvistamento del rospo dorato risale al 1989. Da allora è dichiarato ufficialmente estinto.