COME SE FOSSE UNA PIANTA

di Lisa Biggi

illustrazione di Isabella Grott

illustrazione di Isabella Grott

illustrazione di Isabella Grott

Quanto tempo ho sprecato prima di diventare una pianta!
Ora i miei piedi affondano nella terra umida e accogliente, poi secca, marrone e friabile, poi gialla e dura. Solida.
Le gambe che un tempo erano goffe, inutili, ora sono un riparo per gli insetti che giocano a nascondino dietro le mie ginocchia, un grillo mi solletica con le antenne, il mio stelo ha un fremito, ma io non rido con la voce.
Ho radici sottili come capelli, sono il ricamo di una sposa, le vene di un vecchio signore, dove scorre piano la storia di tutta la vita. Intrecciate.
Non mi muovo ma non sono ferma, se mi guardi da vicino ad ogni stagione cambio un po’. In estate fiorisco ed il profumo dei miei fiori rallegra i romantici e le api. Le mie idee hanno un profumo discreto, va bene così.
A volte fiorisco anche in inverno, per errore, quando sono così felice che dalla gioia potrei arrampicarmi fino al soffitto del tuo cuore. Ma poi l’inverno deve continuare. E continuare a passare.