CALCINCULO

di Gioia Marchegiani

illustrazione di Gioia Marchegiani

illustrazione di Gioia Marchegiani

Forse le stavano montando già da qualche giorno, ma te ne accorgi solo quando le accendono. Sono arrivate le giostre! La piccola ruota panoramica, che quando sei in cima vedi persino l’isola di fronte, le macchine a scontro che scintillano e scoppiettano e i mitici seggiolini volanti, la giostra preferita. CINQUE GIRI MILLE LIRE. La signora del botteghino è sempre la stessa, tinta di biondo, grossa, imbronciata e sempre sudata. Quel piccolo ventilatore fucsia serve solo a far svolazzare la banconota appena entrata. Un pugno di gettoni per volare. Uno sta seduto davanti e uno dietro e si tiene all’altro seggiolino. Il rumore delle catene spezza la musica che pervade l’aria satura di salsedine. Poi c’è quell’attimo in cui tutto sembra fermo. Immobile. Finché un colpo secco ti fa muovere e lentamente cominci a prendere velocità. E mentre riesci ancora a vedere le persone rimaste a terra coi nasi all’insù, ti senti un astronauta in partenza per lo spazio. CINQUE GIRI PER VOLARE. Ti senti proiettato nell’infinito, solo le catene ti tengono ancorato al mondo, che sotto resta fermo e che a vederlo da lassù è proprio bello con il mare e il cielo che si fondono. Ecco il trofeo che sospeso attende. Ci siamo, è il momento di provarci. Un calcinculo per andare ancora più in alto, afferrarlo e vincere un altro giro. Se non fosse per l’omino della giostra che a suo gusto tira la corda da sotto per rendere impossibile l’impresa. Non è tempo di vincere.

Ma che importa, ci sono ancora in tasca quattro giri per volare!