PIETRO FRANCHI

di Lina Vergara Huilcamán

Un libraio tridimensionale,
Patrimonio della città di Bologna.

foto di Lina Vergara Huilcamán

foto di Lina Vergara Huilcamán

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In via Fondazza a Bologna, una laterale di strada Maggiore che finisce in via Santo Stefano, c’è una piccola libreria antiquaria specializzata in libri illustrati, nello specifico libri animati e pop-up, che il suo proprietario, Pietro Franchi, gestisce in autonomia da moltissimi anni.
Ha scoperto questa passione all’età di quindici anni, senza un motivo preciso: “Non saprei proprio dire il perché” dice “sono stato prima parrucchiere per signora, ma io volevo fare il libraio” sorride mezzo serio e mezzo no “poi ho fatto il  giornalaio, ma io volevo fare il libraio” finché finalmente è riuscito ad aprire la libreria al numero 13/2°a e a realizzare il suo sogno. La sua fascinazione nasce con la meccanica, gli automi e gli androidi. Parte col darmi la definizione esatta per ogni cosa, poi passa alla nascita dei primi automi, alla rivoluzione industriale, a Jacquard e alle prime macchine tessili per poi approdare agli androidi. A questo punto apre la porta di uno stanzino con uno scaffale delle meraviglie, dove prende una scatolina telata nera contenente un bellissimo libro dal titolo ANDROIDI, le meraviglie meccaniche dei celebri Jaquet-Droz, e mi conduce verso nuovi mondi assolutamente da esplorare. Un viaggio meraviglioso durante il quale sfogliando le pagine del libro – che alla fine ho dovuto acquistare – mi ha spiegato i meccanismi, la storia e le meraviglie di questi tre androidi: lo scrivano, il disegnatore e la musicista realizzati alla fine del 1700. Mi ha raccontato dei loro viaggi e delle loro avventure che li hanno fatti finalmente approdare in un museo in Svizzera dove sono stati riportati in vita e pare che una volta al mese vengano messi in funzione. La musicista, l’automa più impressionante, possiede il meccanismo della vita, è un’androide che prima di iniziare a suonare – muovendo ogni singolo dito sulla tastiera al ritmo giusto per un’ora e mezza – respira! Quasi cercando di raggiungere la giusta concentrazione davanti al suo pubblico.
Con un libraio/personaggio come Pietro Franchi non può che nascere l’insana voglia di andare a sfogliare i libri che tiene sugli scaffali, la voglia di ascoltare le sue storie per scoprire nuovi e incredibili mondi così vicini a noi ma che ci erano totalmente sconosciuti. Impossibile non desiderare di prendere carta e forbici e rendere tridimensionale la nostra fantasia. Franchi parla di Neuchâtel, in Svizzera, come del Paese dei balocchi dove si trovano cittadine dedicate agli orologi. Un oggetto così comune! Ma provate a pensare ai suoi meccanismi, a tutte le sue minuscole o gigantesche componenti – perché in Svizzera si fanno orologi di tutte le dimensioni e per tutto il mondo – pensate alla loro meccanica poi applicata agli automi e agli androidi! Descrive luoghi dove tra le tante cose si possono vedere automi completamente d’oro in collezioni aperte al pubblico, come se l’orologio, alla stregua del tempo, non avesse limiti.
Poi mi mostra piano piano gli altri gioielli della sua libreria. I libri pop-up di sua creazione su Le città invisibili e Il barone rampante di Italo Calvino, o Lucia nell’angolo, un volume fotografico animato o Il libro delle lattine schiacciate con tanto di didascalia che per ognuna spiega la causa per cui è stata schiacciata, o la Marylin a cui si solleva il vestito inserendo un euro nell’apposita fessura, o ancora la scatola di legno per piccioni viaggiatori che di fianco ha un orologio che si ferma quando il piccione rientra.
Un uomo senza confini, se non quello della sua passione per i libri, che osserva, legge, crea e narra! Grazie a lui sono venuta a sapere che esiste un concorso dei libri mai mai visti che si tiene durante la festa del maiale a Russi di Ravenna e la cui mostra ha luogo a Natale.
Quante cose in via Fondazza a Bologna, ha perfino ideato un tour: VIA FONDAZZA, LA STORIA NELLA STRADA. UNA VISITA GUIDATA ATTRAVERSO IL TEMPO. DAGLI ETRUSCHI A JOHN GRISHAM, in cui forse non si vede niente “dipende se ci danno il tiro per entrare”, ma di sicuro si può sostare davanti a ogni numero civico e ascoltare cosa è successo in quel determinato punto, dalla scena di un film a un evento storico, al capitolo di un romanzo di Grisham. Ma la storia più impressionante è quella di una torre spostata di tredici metri.
Sarei rimasta per ore a guardare i libri strani o rari, a vedere la collezione di libri di Pinocchio, che nel tempo si è ridotta mantenendo solo i pezzi migliori, ad ascoltare e scoprire le storie che si nascondono dietro ogni porta, ogni pagina, ogni parola di questo libraio tridimensionale. Pietro Franchi è una persona piena di curiosità, di voglia di fare e creare, che non riesce a tenere ferma la testa. Un artista, un libraio, un narratore. Seduto dietro il suo tavolo, si alza velocemente per andare a prendere una bottiglia d’acqua da offrire ai suoi ospiti, per accoglierli e aprire con le parole quel meraviglioso libro pop-up che è la sua storia.
Quindi, se volete scoprire gli incanti di via Fondazza, o imparare a fare un libro pop-up non senza aver ascoltato la storia della sua genesi; se andate alla ricerca di oggetti bizzarri come una scatolina laccata con dentro sette diversi rompicapi in avorio; se desiderate avere una copia del catalogo Della materia di cui sono fatti i sogni – elenco di libri il cui contenuto a volte segue la realtà, a volte l’abbandona al suo destino, occupandosi di ciò che è più indispensabile alla vita scritto dal nostro Franchi, da me oggi nominato Patrimonio della città di Bologna, adesso sapete dove andare.

LIBRI & Co. - Via Fondazza, 13/2°a - Bologna - Tel. +39 051 344820 -  pfranchi@tin.it
TOUR di VIA FONDAZZA, LA STORIA NELLA STRADA   ogni sabato alle 16.30 in via Fondazza n.13/2°a, si consiglia la prenotazione.
LIBRI MAI MAI VISTI: www.vaca.it/pagine/lmmv-n/lmmv-n-home.html