A TUTTI I PESCI FUOR D’ACQUA.

Dedicato alla Sirenetta di Hans Christian Andersen.
Ma anche alle sirene meno famose.
A coloro che sono nati e moriranno diversi.
A coloro che vogliono uscire dai loro stagni e vedere nuove realtà.
A coloro che ancora riescono a immaginare una vita diversa.
A coloro che non si sono mai sentiti parte di questo mondo.
A coloro che a volte riemergono dalle loro vite e, al vedere il mondo, non riescono a respirare.
A tutti coloro che si lasciano sedurre dalla curiosità e condurre verso un mondo fatto di domande e di pensieri rivolti alla diversità e all’evasione.
Dedicato anche ai bellissimi pesci di forme e colori diversi che affascinano ognuno di noi quando andiamo all’acquario, a quelle enormi vasche popolate da personalità squamate che ci guardano (forse) con quegli strani occhi tondi diversi l’uno dall’altro e pensano (forse) che anche noi umani siamo così simili eppure, a guardarci bene, uno ha il sopracciglio più grosso, l’altro le labbra più sottili, uno ha i capelli biondi e l’altro è calvo.
Dedicato anche al mare e all’estate, augurando a tutti coloro che prenderanno in mano questa rivista di fare delle buone, anzi delle ottime vacanze! E di mangiare squisiti piatti di pesce fresco, magari in riva al mare.

E per favore non scrivete mail a favore dei poveri pesci e contro la mia sconsideratezza nello scrivere queste cose, perché la vita è fatta anche di frasettine cattive.