GLI ALTRI NON LO SANNO

di AKAB

Sali in macchina come ogni mattina. E come ogni mattina senti quel rumore.
RATATATATATA
Come una carta in una raggiera di una bicicletta.
RATATATATATA
Da mesi. Hai provato a portarla da un meccanico. L’ha tenuta per due settimane. Smontata e rimontata. Niente. Dice che non ha trovato niente. Che non ha mai fatto nessun rumore. Che è perfetta. Ma non appena l’hai ripresa ha ricominciato.
RATATATATATA
Torni a casa dopo il lavoro con nelle orecchie ancora quel rumore.
RATATATATATA
Fai fatica a entrare in casa. La porta non si apre subito. Sembra che la chiave non funzioni. Mentre cerchi di calmarti si apre l’ascensore da cui sbuca il tuo vicino. Ti vede in difficoltà. Ti dà una mano. Lui ha la chiave della tua porta. Funziona benissimo. Lo ringrazi, entri subito in casa e subito ti metti a lavare i pavimenti di pietra nera. Lo fai tutti i giorni. Due volte al giorno. La domenica lavi i pavimenti con lo spazzolino da denti. Lo fai due volte. Ma il pavimento non è mai pulito. Non è mai veramente nero. Non fai entrare volentieri nessuno a casa tua. Hai comprato un divano 7 anni fa che sembra ancora nuovo. Puoi contare le volte che è stato usato sulle dita di una mano. Chiami da mangiare un kebab per non sporcare la cucina. Che comunque lavi mentre aspetti da mangiare. La cosa a cui stai più attenta è asciugare tutte le goccioline. Ogni volta che usi il rubinetto ogni goccia deve essere eliminata. Citofonano. Rispondi con altre coordinate: “Ora Scala D citofono 3”. Il citofono suona ancora. “Quarto piano”. Prepari i soldi contati e lo attendi sulla porta. Intanto speri che questa volta si sia ricordato di metterci tanta salsa yogurt. Mentre l’ascensore si apre guardi il tuo pavimento. Pieno di invisibili impronte bianche.
RATATATATATA