“C’era sempre un volo di bestioline minute 
– piccoli granchi, calamari, e anche alghe 
leggere diafane e piantine di corallo – 
che si staccavano dal mare e finivano sulla Luna, 
a penzolare giù da quel soffitto calcinoso, 
oppure restavano lì a mezz’aria, 
in uno sciame fosforescente, 
che scacciavamo agitando delle foglie di banano”. 
(La distanza della Luna – Le Cosmicomiche, Italo Calvino)